1 Capitolo, Il romanzo de"philanthropy"

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Rostislav666
view post Posted on 4/9/2010, 01:25




SPOILER (click to view)
CAPITOLO 1
2006 Italia-Napoli

Lo Spaccanapoli era come sempre affollata di turisti, anche in estate, quando non c'erano i presepi. D'estate era una via che ti conduceva in tanti altri posti, via Toledo, Piazza Dante, monastero di Santa Chiara, piazza Garibaldi, Napoli Sotterraneo. Era un via vai continuo. Chi scatta le foto, chi compra i classici souvenir d'origine tipicamente Napoletana.
Solid Snake camminava per quella via, curioso come un bambino. Mai aveva visto in vita sua un fiume di gente cosi grande in delle vie cosi strette, e mai aveva udito tante voci parlare all'unisono. A New York, come in altre città Americane c'erano tantissime persone, ma erano tutti cosi freddi e distanti che sembrava d'essere solo. L'ex agente Foxhound era vestito con un jeans blu, delle scarpe sportive e una camicia bianca. La sua barba incolta lo faceva apparire come sempre affascinante agli occhi delle donne che non perdevano tempo per mangiarlo con lo sguardo.
Dopo l'incidente di Shadow Moses Otacon, Snake, Mei Ling e Nastasha fondarono il gruppo Philanthropy, il cui scopo era individuare i vari Metal Gear sparsi per il mondo e informare l'ONU. In poco tempo ben cinque diversi modelli di Metal Gear sono stati individuati e distrutti. E grazie ai fondi ottenuti dal libro di Nastasha “In the darkness of Shadow Moses” e a tutte le novità che Mei Ling riusciva a procurare dai servizi segreti, la Philanthropy riusciva a finanziarsi ed effettuare missioni in tutto il mondo. E ora era arrivato un periodo di libertà nel quale Snake decise di viaggiare per l'Europa.
Uscito a piazza Dante, Snake si diresse con tutta calma verso i vicoli più vicini. Non era un classico turista che era solito a visitare via Roma o Vomero in cerca di qualcosa da comprare. I vicoli nascondevano tutta la storia della città, oltre a nascondere i vari delinquenti. In troppi considerava quei vicoli la parte più brutta della città, ma l'ex agente non era d'accordo e voleva controllare di persona.
Dopo essersi immerso negli stretti vicoli Napoletani Snake s'accorse di due cose. La prima, che si era perso, e la seconda e forse la più importante, era seguito. Due, forse tre persone, non erano esperti nel pedinamento e anche un dilettante se ne sarebbe accorto. Questo inizio a divertire Snake, che dopo altri dieci minuti di cammino girò a destra e si nascose dietro ad un bidone della spazzatura. Dopo poco apparvero anche i tre inseguitori, e quando il primo era alla portata di Snake, egli lo afferro immobilizzandolo con il braccio al collo, mentre gli altri due tiravano dei coltelli dalle tasche. L'ex agente spinse il proprio ostaggio contro un altro che per errore infilzo il coltello nella gamba dell'amico, intanto senza perdere tempo il terzo cerco di attaccare Snake, ma prima di poterlo sfiorare era già a terra. In meno di dodici secondi i tre erano a terra pieni di dolori e la loro preda diventata predatore se ne stava andando via tranquillamente. Era una cosa normale essere derubati a Napoli, diventata una città con un tasso di criminalità talmente elevato da far invidia alle peggiori città europee.
Uscito in via Roma, l'uomo prosegui la sua camminata fino ad arrivare alla piazza Plebiscito. Due turisti qua e la erano occupati a scattarsi le foto, altri erano nei vari bar e le pizzerie. L'aroma del caffè era ovunque, quell'odore unico del caffè napoletano. All'improvviso squillò il cellulare, Snake prese il suo Iphone e vide che a chiamarlo era il suo amico Otacon.
- Pronto- rispose
- Pronto Snake, vedo che ti stai divertendo in Italia eh? - disse l'amico
- Ho bisogno di un attimo di pace, e questa città ha tanto da offrire, una delle città più belle che io abbia mai visto.- disse l'uomo.
- Già, una città splendida, con una storia profondissima. E intanto io stavo perlustrando dei possibili luoghi dove possano esserci dei Metal Gear. Non ho scoperto niente di nuovo, ma Mei Ling si. Un informatore la informò di una base militare contenente un modello di Metal Gear perfettamente funzionante.
- Hai un pessimo tempismo Otacon. Proprio mentre sto cercando di rilassarmi tu mi dici queste belle cose- disse sarcastico il l'ex agente Foxhound. Proseguendo sempre più avanti si accorse però d'essere di nuovo seguito. Stavolta però l'esperienza degli inseguitori si notava e se Snake non fosse abile come pochi non se ne sarebbe mai accorto. - Otacon passo alla conversazione in Codec.- disse spegnendo il telefono
Il Codec era un sistema di comunicazione creato da Mei Ling e utilizzato da molti operatori delle forze speciali. Funziona con delle frequenze radio e non risente delle condizioni del tempo, ma è impossibile usarlo in un luogo con una risonanza magnetica alta. E' impiantato nell'orecchio e solo il soldato interessato può sentire ciò che gli dicono, allo stesso modo egli può decidere se farsi sentire dagli altri o solo da una persona specifica. Era un modo molto comodo per comunicare in tempo reale senza la paura delle intercettazioni.
- Otacon, sono seguito da due individui, a ore otto e a ore tre.- disse Snake attraverso il Codec
- Credo che sia solo la malavita locale, nessuno sa niente del tuo arrivo e della tua permanenza qui- rispose lo scienziato.
- Non molto tempo fa fui attaccato da tre malviventi del posto, mi aggredirono in uno dei vicoli. Questi che mi stanno seguendo hanno un'abilità non indifferente. Si direbbe che non fanno parte di nessuna organizzazione malavitosa, credo che sono della S.I.O.S.
- Intendi forse dire “Servizio Informazioni Operative e Situazioni”? Che cosa vorrebbero da te? Soprattutto, come fanno a conoscere il posto dove ti trovi?- chiese stupefatto Otacon
- Questo non so, ma come ben sai, i vari governi ci tengono sott’occhio. Stiamo rubando il loro lavoro. Credo che il governo Italiano ha saputo della mia visita e ha deciso di spedirmi qualche agente per saperne di più. Ora cercherò di condurli in trappola, qualche volta la preda diventa predatore.- disse l’ex agente spegnendo il Codec.
Arrivato a piazza Garibaldi, gli inseguitori erano ancora lì, silenziosi e nascosti tra la folla. Ogni passo di Snake equivaleva ad uno dei due, erano diventati la sua ombra. Adesso l’unica cosa che rimaneva da fare era affrontarli a faccia a faccia senza nascondersi. Sceso nella metro, l’agente del gruppo Philanthropy si diresse verso i bagni, l’unico posto poco affollato. Dopo aver atteso per una ventina di minuti, entrarono i due uomini e iniziarono a ispezionarle una a una. Arrivate a quella giusta i due non ebbero tempo per aprire la porta che si ritrovarono per terra dando cosi qualche secondo a Snake per prepararsi e mettersi in guardia. I tre erano a faccia a faccia, come animali non avevano bisogno del linguaggio per parlarsi, gli occhi esprimono più di quanto lo possano fare le parole. Il combattimento era già iniziato molto tempo fa, ora era la battaglia finale, quella che avrebbe deciso il vincitore e il vinto.
L’uomo più robusto si scagliò contro la sua preda cercando di colpirlo al volto con un dritto, ma i riflessi di Snake entrarono in funzione e dopo aver schivato il colpo egli diede un montante e poi fini con una serie di calci bassi. L’uomo si accasciò a terra mentre quello più magro e veloce era già dietro l’agente pronto a scagliarsi. Dopo nemmeno dieci secondi la situazione era tornata allo stato originale, i due davanti a Snake, pronti ad attaccarlo. Stavolta attaccarono in due, uno prendendo l’agente per il collo cercando di soffocarlo e l’altro scagliando i pugni a raffica nel torace. Aspettato il momento giusto, l’uomo scaglio aggressore sull’altro compagno e mentre i due si alzavano sferro un potente calcio diretto nel ginocchio del nemico. L’uomo magro si butto a terra urlando e gemendo dal dolore, mentre l’atro colto di sorpresa si ritrovo con entrambi i polsi spezzati. Snake li ispeziono velocemente e uscì altrettanto velocemente dal bagno, dove tra non molto sarebbero arrivate le forze dell’ordine Italiane. Non era certo la miglior opzione rimanere in un bagno con due agenti S.I.O.S. a terra e i loro connazionali pronti a spararlo.
- Otacon, sono Snake, mi ricevi?
- Forte e chiaro, cosa è successo? Che fine hanno fatto i due amici?
- Stanno riposando nel bagno, come sospettavo non erano dei semplici delinquenti. Sul fodero delle loro pistole c’era inciso “S.I.O.S.”. Come temevo il nostro arrivo non è passato inosservato. Ora mi sto dirigendo verso il mare, quanto ci metti ad arrivare qua?- chiese l’agente
- Massimo un'ora, mi stavo già dirigendo verso la tua posizione con un Boeing CH-47 Chinook.
- Da quando abbiamo un elicottero da trasporto?
- Avere gli amici che lavorano nella Marine porta molti privilegi, questo ci è stato gentilmente donato da Mei-Ling. E’ del 1962, ma svolge bene il suo lavoro, il nostro modello è ricoperto dalla vernice antiradar. Cosi saremo invisibili agli occhi dei radar, ma non a quello dei passanti.
- Bene, ti aspetto sulla cosa, segui la mia posizione.- disse Snake accendendo una sigaretta.
La costa non era distante e ci vollero pochi minuti prima che arrivasse Otacon con l’elicottero. Un Boeing nero come la notte atterrò sulla spiaggia e tra la folla di curiosi che si misero a fotografare Snake salì e il mezzo non tardò a prendere il volo e scomparire.
L’interno era costruito con la migliore tecnologia disponibile, dei grandi monitor LCD erano appesi alle pareti. Ognuno di quegli schermi mostrava delle informazioni differenti. Alla guida dell’elicottero c’era Otacon, il cofondatore dell’organizzazione Philanthropy. Non cambiava mai la pettinatura e sembrava che nemmeno i vestiti erano cambiati. Quei soliti occhiali messi sul naso gli davano l’aria da scienziato (che effettivamente era visto che era lui a progettare il Metal Gear REX), ma il volto era cambiato dall’incidente di Shadow Moses. Dopo aver creato una bestia capace di distruggere tutto egli si sentiva sempre in colpa, quei sensi di colpa che lo divoravano da dentro gli davano un aria appesantita, stanca. Si volto verso il suo amico e lo salutò con un breve cenno con la mano. Snake occupò il posto accanto all’amico e si allaccio le cinture, era stupefatto dall’abilità dell’amico nel pilotare una bestia come il CH-47.
- Dove hai imparato a pilotare l’elicottero di questa portata?- chiese Snake attraverso il microfono delle cuffie aeronautiche.
- Addestramento VR amico mio. La tecnologia fa i passi da gigante.
- Ed io rimango sempre più indietro.- disse l’ex agente con un sorriso sarcastico –Come hai fatto a passare inosservato in Italia?
- Non ho fatto niente, semplicemente non potrebbero attaccarci, immagina se tutti venissero a sapere che uno dei paesi dell’ONU ha tentato di eliminare un ex agente Foxhound. Si scatenerebbe un casino.
- Giusta osservazione, tornando alle cose più serie, prima mi avevi parlato qualcosa a proposito del Metal Gear, di che si tratta?- chiese Solid osservando la terra che lenta scompariva oltre l’orizzonte.
- Un informatore ha inviato a Mei Ling dei dati riguardanti un nuovo prototipo di Metal Gear, cioè non è proprio nuovo, è in sviluppo da più di cinque anni. Dai dati risulta che la base contenente il Metal Gear si trova in Groenlandia, dentro il monte Gunbjorn. Controllando con il satellite ho riscontrato degli sbalzi di calore in quella zona, è come se all’interno di fossero tante forme di vita, quindi presuppongo che il nostro bersaglio si trovi veramente all’interno del monte. Il tuo compito sarà penetrare dentro la base, prendere più informazioni possibili su questo modello e scoprire quando verrà attivato. Nel peggiore dei casi dovrai distruggerlo. – concluse l’amico
- Roba da niente allora. A quanto pare non ci sarà nessun momento in cui potrò riposare, tranne che da morto. In fondo fui creato per questo scopo… - seguì un lungo silenzio durante il quale i due percorrevano i propri ricordi. – Dove ci stiamo dirigendo in questo momento?
- Inghilterra, lì potremo riposarci qualche ora, spiegarti il piano nei minimi dettagli e spedirti tra i pinguini.- disse Otacon con un sorriso sarcastico.
Il viaggio durò poche ore, nonostante il peso e la lunghezza, il CH-47 era veloce come gli elicotteri della nuova generazione. Otacon ci lavorò come si deve, potenziandolo da fuori e da dentro. Lo ricoprì con la vernice antiradar e sul lato destro scrisse con in bianco “PHILANTHROPY” , il lavoro di Otacon era sempre distinguibile per la precisione con la quale egli lo eseguiva e anche qui si notava da un miglio la mano esperta. Le due turbine erano dotate di sistemi per sopprimere le radiazioni infrarosse, rendendolo invisibile anche al radar IR. Un lavoro degno di un professionista.
Si trovavano in un piccolo centro operativo sito vicino a Londra. Una grande villa stile liberty a due piani nascondeva al suo interno una sala operativa, una piccola armeria e varie stanze in cui riposarsi. Entrato in casa Snake si trovò in ciò che si poteva definire paradiso degli otaku e dei programmatori e in effetti Hal Otacon Emmerich era entrambe di queste cose . Percorso un lungo corridoio, si arrivava in una stanza piena di computer e tappezzata di poster. Seduto sul divano Snake guardò l’amico che era occupato ad accendere tutta l’attrezzatura.
- Allora, cos’altro mi puoi dire di questa nuova base?- disse finalmente Solid
- A quanto pare i membri della base di questo Metal Gear stanno sviluppando e testando alcune armi biologiche, uno dei virus che hanno testato è stato il virus Marburg.
- Intendi dire quel virus che tra il 1997 e il 2000 stermino più di centoventiquattro persone nella Repubblica Democratica del Congo?- domando Snake.
- Beh a dire la verità quel numero era una farsa, in realtà il numero dei morti ammontava a qualcosa come settecentotrenta, ma i governi a quanto sembra collaboravano con i gli artefici del virus. Secondo me sono stati ricattati, hanno resistito a lungo, ma quando il numero dei morti era troppo alto decisero di arrendersi e non rivelare niente agli altri governi mondiali. Naturalmente dopo il 2000 tutti i politici sono diventati più ricchi e non solo loro, molti signori della guerra, del traffico degli esseri umani si sono arricchiti. Credi che ci sia una collaborazione tra tutte queste entità. Comunque il virus Marburg è stato potenziato per uccidere un determinato numero di persone, ma è uno dei tanti, molti sono sconosciuti e molto più pericolosi. Credo che il Metal Gear sia progettato per lanciare le armi biologiche e nucleari, ma non ho nessun dato su come è fatto, su chi l’abbia progettato.- concluse Hal versando del caffè in una tazza.
- Beh allora un po’ di tempo per raccogliere le forze, prepararmi e partiamo. Mentre mi divertirò a correre tra le montagne ghiacciate potresti trovare qualcosa riguardo all’attacco di prima da parte del S.I.O.S.?
- Certo, intanto vai e fatti una bella dormita.
 
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