Eruzione Solare nel 2012

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Eugenio Enea
icon14  view post Posted on 25/10/2009, 13:25






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Secondo la NASA, una "Bolla di Plasma" emessa dalla nostra Stella, bloccherà le reti elettriche
e tutto ciò che funziona a corrente. Si fonderanno milioni di trasformatori e le fabbriche industriali
rimarranno bloccate con il rischio di una paralisi mondiale. Questo è lo scenario
ipotizzato dalla NASA per il 2012.

La catastrofe elettromagnetica colpirà la Terra dallo spazio quasi senza preavviso, senza concederci neanche quella ragionevole preparazione che abbiamo diritto di aspettarci (per esempio) dai pericolosi ma più prevedibili asteroidi in rotta di collisione contro il nostro pianeta. Quindici minuti prima di mezzanotte del 22 Settembre 2012 la sonda spaziale ACE - che tiene d'occhio il Sole - avvertirà i computer del centro spaziale Houston che una colossale bolla di plasma (particelle ionizzate ad alta energia) si è staccata dalla superficie della nostra stella e si sta dirigendo verso di noi. panico generale, l'allarme rimbalzerà in tutto il mondo e qui e la si appronteranno improbabili (e inutili) difese dell'ultimo istante. Questa non è ancora una previsione ma una simulazione, autorevole e realistica, prodotta dalla NASA e dall'americana National Academy of Science per valutare gli effetti di un evento catastrofico di cui - purtroppo - non sappiamo calcolare la probabilità. La minaccia nascerà da una bolla di plasma ( ma più carogna delle altre) fra le tante che si formano in continuazione sulla magmatica superficie solare. Molte di queste bolle di particelle energetiche si disintegrano senza danno, altre vengono eruttate nello spazio e si dirigono verso la Terra. Di solito si limitano a disturbare un po' le telecomunicazioni, ma possono fare molto peggio. L'ipotesi è che il 22 Settembre 2012 (data scelta arbitrariamente) il cielo sopra New York esploda di vividi colori come se una straordinaria aurora boreale avesse sbagliato strada e si fosse spostata più a sud di migliaia di kilometri.

Neanche una persona morirà ne riporterà danni immediati da quella colossale tempesta solare. Ma tutte le reti elettriche andranno in tilt, perché la super bolla di plasma cambierà la configurazione del campo magnetico terrestre e questo indurrà a sua volta nelle reti un sovraccarico di corrente che fonderà milioni di trasformatori. Entro 90 secondi il buio scenderà (i famosi tre giorni di buio??) prima sulla costa orientale americana, poi nel resto del mondo. Si bloccherà tutto, perché tutto va a elettricità. Il primo servizio a saltare sarà l'acqua corrente , senza pompe a dare la spinta. Stop agli apparati elettrici che pescano la benzina nei serbatoi dei distributori e la riversano in quelli delle auto: quindi, in pochi giorni niente più macchine in circolazione. In 72 ore le apparecchiature di emergenza degli ospedali esauriranno l'autonomia. In un mese finiranno le scorte di carbone e non ne arriveranno altre ( e neanche di petrolio e d'altra parte le raffinerie non potrebbero lavorarlo). Pure le condotte del gas richiedono l'elettricità per funzionare, e così addio metano. Addio anche ai sistemi di refrigerazione e a tutte le scorte di cibo. nel giro di un anno milioni di persone moriranno per le conseguenze indirette della paralisi economica, gli Stati uniti verranno declassati dall'ONU a paese in via di sviluppo e l'economia mondiale impiegherà dai 4 ai 10 anni per riprendersi.


Una tempesta magnetica di queste proporzioni avvenne nel 1859, fu battezzata come "Evento Carrington", però la rivoluzione industriale era ancora giovane e il mondo non ne riportò grandi danni. Adesso siamo più evoluti (per modo di dire...) e quindi più vulnerabili. Da allora ci sono state alcune repliche in tono minore, la più recente nel Marzo 1989, quando sei milioni di persone nel Quebec canadese rimasero senza luce elettrica per nove ore. Uno choc da plasma di proporzioni maggiori avrebbe conseguenze ben peggiori. Ma perchè, dopo il colpo iniziale le ripercussioni durerebbero tanti anni?
Il fattore più vulnerabile, dice la NASA, sono i trasformatori. Non si possono riparare ma solo sostituire. Il processo sarebbe penosamente lento, perchè verrebbero paralizzate anche le fabbriche che li producono. Di questa Tempesta di Plasma faremmo a meno, ma statisticamente è possibile e la domanda non è sul "se" ma sul "quando".

E non e finita qui

Il 21 dicembre del 2012 la rotazione della nostra Terra sul proprio asse subirà una fermata che durerà 72 ore per poi riprendere a ruotare in senso inverso, con la conseguente inversione dei poli magnetici. Questa fermata darà probabilmente luogo a eventi climatici e sismici anomali di grandi proporzioni e l’umanità subirà molte perdite.

Detta così è sicuramente brutale ma, senza affidarci ad inutili giri di parole, i fatti dovrebbero proprio essere questi.

Molti di voi avranno già sentito parlare dei probabili eventi legati all’anno 2012.
Un anno che vanta numerosi appellativi tra cui: “La fine del mondo”; “L’epoca dei cataclismi”; “L’anno del cambiamento materiale e spirituale”; “La fine di un’era ipotizzata dal popolo Maya”; e così via. Ed è appunto a queste persone che principalmente ci rivolgiamo.
Pare che il fenomeno legato al 2012 sia del tutto naturale per la nostra Terra e che, stando al computo del tempo del calendario Maya basato sulla “precessione degli equinozi”, si manifesti con regolarità ogni 12.960 anni (a seconda dell’attendibilità delle fonti questa cifra risulta diversa, anche se poi tutte le interpretazioni sono concordi riguardo alla data del 2012, inizio dell’era dell’Acquario). E anche se a tutto oggi ci viene taciuto, sembrerebbe noto anche alla scienza ufficiale che sfrutterebbe, tra i numerosi metodi di datazione, proprio l’inversione magnetica terrestre.

La Terra avrebbe iniziato la sua fase di rallentamento già intorno agli anni ’60 del novecento (primi rilevamenti effettuati), un rallentamento iniziale di portata sicuramente infinitesimale, ma che comunque è stato taciuto. Questa lenta frenata avrebbe un andamento esponenziale e non lineare, perciò si avrebbe una fase iniziale del rallentamento quasi “nulla” ed una finale molto accentuata. In pratica, se disegnassimo su un piano cartesiano gli anni sull’asse x e la velocità di rotazione sull’asse y, otterremmo una linea appena inclinata che va dall’anno 1960 fino al 2002 circa, cioè pari ad un lievissimo rallentamento, mentre dal 2003 al 2012 vedremmo la linea incurvarsi velocemente fino a orientarsi verticalmente, cioè fino alla totale fermata. Questo giustificherebbe l’ignoranza di quasi tutta l’umanità in proposito. Per chi non è munito dei giusti mezzi di misurazione, un minuto in più o in meno nell’arco di un anno fa poca differenza. Nell’epoca attuale, però, ci troviamo a perdere ormai alcuni minuti ogni anno, ovvero i giorni si stanno allungando, ma la disattenzione umana unita al sofisticato sistema di occultazione, ne rendono difficile il rilevamento. Abbiamo provato a misurare con metodo empirico, non avendone altri a disposizione, il rallentamento della rotazione terrestre. Dal luglio dell’anno 2004 al luglio dell’anno 2005, secondo le nostre osservazioni, la Terra ha rallentato di circa 3 minuti. E dal luglio dell’anno 2005 al luglio dell’anno 2006 di circa 5 minuti.
Si prevede che le conseguenze più importanti nei due/tre anni che precederanno e seguiranno l’anno 2012, saranno soprattutto di carattere meteorologico e sismico. Per via dell’anomalo riscaldamento e raffreddamento della crosta terrestre, dovuto ai giorni e alle notti più lunghe, il clima subirà un temporaneo stravolgimento a causa del quale potremo avere piogge e venti di grande entità (cosa che in piccola parte si sta già verificando). I mari e gli oceani potrebbero straripare dai loro attuali confini in conseguenza alla repentina frenata della rotazione e all’assestamento della crosta terrestre, cosa quest’ultima che darà origine inoltre a eventi tellurici di grandi proporzioni. Per il genere umano sarà un duro colpo, ma come è già avvenuto a cadenze regolari nelle epoche del passato, gran parte dell’umanità sopravvivrà.

Per quanto ci risulta le uniche notizie attendibili straordinariamente concordanti tra loro, e alle quali noi ci sentiamo di dare credito, ci vengono dagli antichi popoli e da tutti i messaggi che ci hanno lasciato. Da ogni civiltà progredita del passato, lontane tra loro anche migliaia di chilometri, ci arriva un preciso monito a metterci in guardia sul nostro destino legato a questo importante passaggio epocale.

“… Il secondo scenario, che la logica può aiutarci a ricostruire, è molto più cupo e forse meno accettabile, soprattutto da coloro i quali vedono nella nostra civiltà l’unica che abbia raggiunto un certo grado di sviluppo intellettuale e tecnologico. La mitologia e la tradizione sono stati il veicolo di trasmissione per un messaggio di avvertimento, una specie di S.O.S per la nostra civiltà, per metterci in guardia da qualcosa di ciclico, che a ritmi lontani, ma precisi, deve tornare a colpire la nostra cara Terra. L’antica civiltà umana, che abitò la terra ben 13.000 anni or sono, venne sconvolta da una serie di terrificanti e devastanti cataclismi, che colpirono il nostro pianeta in maniera repentina ed istantanea.

Questo è un video in cui viene mostrato come il ciclo della macchie solari è in grado di influenzare il magnetismo della terra:
https://www.youtube.com/watch?v=fiVktJ_2EDU...layer_embedded#

 
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