INFLUENZA A, PICCO A NATALE, ANSA.it

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Eugenio Enea
view post Posted on 3/9/2009, 02:32




ROMA - Il virus avanza lentamente. Ma l'influenza A nei prossimi mesi si presenterà in forma massiccia anche in Italia. Il picco è previsto sotto Natale, fra il 18 dicembre e il 18 gennaio, quando potrebbero finire a letto 3 milioni di persone. La pandemia comunque "non è grave e il virus è un mese più lento del previsto", assicura il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio. E non è in programma "nessuna chiusura generalizzata delle scuole", ma solo "chiusure mirate".

Attualmente i casi certificati a livello nazione sono circa 2 mila, ma quando raggiungerà l'apice, il numero di malati andrà da un milione e mezzo a tre milioni per 15 giorni di malattia. Mentre anche l'Europa di muove e per il 12 ottobre è fissata una riunione a Bruxelles i ministri della Sanità Ue, in Italia il ministero si sta attrezzando per affrontare la situazione e oggi ha riunito l'unità di crisi. Uno degli aspetti più delicati riguardava appunto la scuola: uno slittamento dell'apertura o una chiusura a tappeto, al momento è esclusa. "Faremo solo chiusure mirate", ha detto oggi Fazio. La misura potrebbe scattare se si verificassero almeno tre casi in contemporanea e si valuterà "se chiudere una singola classe o tutta la scuola".

Tra le ipotesi emerse nella riunione odierna c'é quella, però, di allungare per gli studenti le vacanze natalizie, in concomitanza con il picco dell'infezione. Un'idea che non convincerebbe del tutto il ministero guidato da Maria Stella Gelmini. In ogni caso commissione composta anche da rappresentanti del ministero dell'Istruzione si occuperà di gestire tutti questi aspetti. Va detto che proprio la popolazione in età scolare rappresenta una delle fasce a rischio. E sulla popolazione tra i 2 e i 18 anni, così come sulle donne incinte, "i test per il vaccino sono ancora incompleti", ha sottolineato Fazio. Per questo il ministero ha incaricato l'Istituto superiore di sanità di eseguire uno studio ad hoc su queste categorie, per capire come comportarsi.

Quanto al piano vaccinale, è stato sostanzialmente confermato. Anzi, potrebbe scattare prima del 15 novembre, giorno indicato come data ufficiale d'avvio. E, in due fasi, riguarderà il 40% della popolazione, cioé circa 24 milioni di persone. La vaccinazione per la normale influenza stagionale potrebbe essere posticipata, per partire subito con quella contro l'AH1N1. I vaccini saranno a carico delle strutture pubbliche, ma è stato anche firmato "un'accordo quadro in base al quale medici di famiglia e pediatri potranno collaborare al piano vaccinale su richiesta delle regioni", ha detto Fazio. Il viceministro ha anche chiarito un punto che teneva in ansia le Regioni: "I costi del vaccino, circa 800 milioni, li coprirà il governo". Il timore era che si attingesse al fondo per la farmaceutica già destinato alle Regioni. "I contratti con le case farmaceutica li fa il governo e come controparte li onorerà: oggi ci è stato ribadito", ha fatto sapere Enrico Rossi, coordinatore degli assessori regionali alla Sanità. Si sta lavorando, infine, a una campagna di comunicazione. A coordinarla sarà il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti. Previsti spot in tv e sui giornali. Ogni 15 giorni si verificherà se e come le fasce della popolazione siano state informate.
 
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