Eugenio Enea |
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| (AGI) - Danzica, 31 ago. - Dovrebbe essere una riconciliazione con la storia la cerimonia che si svolge domani a Danzica per commemorare i 70 anni dallo scoppio della Seconda guerra mondiale, alla presenza di una ventina di capi di governo tra cui il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Ma Vladimir Putin, primo premier russo a visitare la Polonia negli ultimi 10 anni, ha anticipato che nel suo intervento non lascera' che Mosca sia messa sul banco degli imputati per un conflitto che fece oltre 50 milioni di morti. "Senza dubbio, possiamo legittimamente condannare il patto Molotov-Ribbentrop", ha scritto Putin in un articolo pubblicato sulla Gazeta Wyborcza in cui ha definito "immorale" l'accordo tra Germania nazista e Urss dell'agosto 1939, che nelle ultime settimane era stato descritto come una scaltra mossa di Stalin dagli storici russi. "Ma un anno prima", si e' chiesto Putin, "la Francia e la Gran Bretagna non avevano firmato il trattato di Monaco con Hitler, rovinando tutte le speranze di formare un fronte comune nella lotta contro il fascismo?". Nell'articolo l'ex capo del Cremlino usa toni concilianti con Varsavia, affermando che "e' nostro dovere rimuovere il fardello di diffidenza e pregiudizio" nelle relazioni bilaterali e ammettendo che il massacro di 22mila ufficiali polacchi a Katyn, di cui e' stata accusata l'Armata Rossa, suscita forte emozione in Polonia. Il primo settembre 1939 le truppe di Hitler varcarono il confine stabilito dopo la Prima guerra mondiale per ricongiungere "la citta' libera di Danzica alla madrepatria".
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