Il tempio di ungith-krah

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Rostislav666
icon13  view post Posted on 6/1/2009, 20:01




questo lo avevo scritto tempo fa

:ged:
Il tempio di Ungith-Krah
Correva l’anno 390 e il continente Efin era caduto in un freddo autunno. Un autunno arrivato troppo in fretta accompagnato da un gelido vento che fece congelare i raccolti degli contadini. Molti dei animali migratori morirono di freddo poiché furono colpiti all'improvviso dall'assenza del cibo. I contadini preoccupati dall'improvviso freddo e dall'assenza del cibo incominciarono a tirar fuori le provviste conservate per l'inverno. molti incominciarono a dire che sarebbe stato il peggior inverno in questa nuova epoca appena iniziata.
Il giovane monaco Nilit si copri con pesante mantello di lana e usci fuori dal monastero per vedere l'uomo che si dirigeva verso l'ingresso.
Il monastero era stituato su un monte al centro del lago Ungith. il monastero era di forma quadrata con quattro torri guardiane, una costruita ad ogni angolo. Al centro c'era un antica chiesa che fu costruita per venerare il dio krah. da qui proviene il nome del monastero, il monastero di Ungith - Krah.
all'interno delle mura si trovavano le umili dimore dei monaci. le mura , un tempo di colore grigio chiaro col passare del tempo erano diventate verdi per colpa del muschio che le ricopriva.
Nilit è il monaco apprendista dell'ordine dei monaci di Krah.Il ragazzo dimostrava circa diciassette anni, ma in realtà ne aveva venti. I capelli rasati e la tunica marrone gli davano un aria più seria e matura. Il suo passo era appesantito dalla moltitudine delle collane appese al suo collo e i piedi passo dopo passo affondavano nella neve appena caduta. Nilit era uno di quei monaci talmente devoti ,che darebbero la propria vita pur di venerare il loro dio.
Il monaco usci dal monastero per vedere ed interrogare il misterioso uomo che si dirigeva verso il monastero tramite il ponte che collega il monastero con la riva del lago. L'uomo era coperto con mantello ed un cappuccio entrambi di colore nero ,il cappuccio era talmente grande che gli copriva il volto. Da sotto al mantello spuntava il fodero di una spada. Il passo del viandante era pesante come se fosse stato appesantito da un carico pesante portato sulle spalle.
Quando L'uomo si avvicino all'ingresso fu fermato dal monaco che dopo averlo scrutato negli occhi rimase impassibile, quasi fosse paralizzato.
-Quali affari vi portano qui buonuomo?-pronunzio finalmente il monaco dopo attimi di silenzio tombale
-Sono un viaggiatore venuto dalle terre del sud per visitare il tempio di Ungith-Krah.Il mio nome è Rogard- disse il misterioso viaggiatore al monaco apprendista Nilit senza alzare il cappuccio che gli copriva il capo.
-Mi dispiace disturbarla, ma le deva fare un'altra domanda.- disse il monaco abbassando lo sguardo verso la spada- Un viaggiatore che vorrebbe visitare un tempio che uso dovrebbe fare di una spada fabbricata dagli elfi oscuri?
-Vedo che hai buon occhio monaco. Curiosità non è un peccato se usata con cautela pero. Ho bisogno della spada per difendermi, nel bosco girano non poche creature pericolose, ma penso che questo tu lo sappia già. Ti ha accontentata la mia risposta?- rispose Rogard con tono sarcastico
-Mi scusi, ma è per la sicurezza del monastero. Girano molte persone poco affidabili da queste parti-rispose il monaco arrossendo
-La capisco-disse Rogard entrando nel monastero seguito dal giovane monaco-Mi potresti preparare una stanza?E pure qualcosa da mangiare.- chiese il viandante , ma stavolta con tono gentile
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-Ma certamente.- disse il monaco allontanandosi-
Rogard osservò Nilit scomparire dietro la porta della prima casa a destra del uscita dal monastero.
Il monastero era pieno dei monaci dell'ordine Krah.Avevano una lunga tunica nera con il cappuccio rosso, alla vita c'era legata una cinta con tanti sacchetti appesi sopra ad essa. Tutti i monaci sembravano molto indaffarati e camminavano da una casa all'altra senza mai soffermarsi per un secondo. Rogard si avvolse nel suo mantello più di prima e si diresse verso un grande tempio
Il tempio era un grosso edificio fatto di marmo bianco , ma che dopo secoli divento verde chiaro. Ogni lato del edificio aveva tre finestre fatte di vetro mosaico. Su di esse venivano raffigurati i cavalieri del ordine del pugnale, e quello del falco e le diverse divinità .L'entrata era costruita una massiccia porta in legno, sul marrone scuro della porta c'erano raffigurati i diversi momenti della vita di un monaco. Il tetto era a forma di una piramide con una statua al centro.
La maestosa statua raffigurava il dio Krah, il dio del mondo dei defunti. Scolpito in marmo bianco l'uomo dai capelli lunghi aveva un viso freddo e duro come la pietra di cui era fatto. Indossava una corazza che gli ricopriva il petto, su di essa simboleggiava il segno dei morti, un tulipano girato all'in giù. Le gambe erano ricoperte anch'esse da un armatura con i stessi fiori che gli ricoprivano il petto. Le possenti mani reggevano una lunga alabarda che secondo le leggende decideva se le anime dovevano andare nel mondo di fuoco oppure nel mondo celeste.
-Eccomi , mi scusi per l'attesa-disse il giovane monaco ritornando- Tra poco saranno pronte la sua stanza e la sua cena. Nel frattempo che ne dite se vi faro da guida nel nostro monastero?
-Va bene, grazie-rispose Rogard
-Allora ora ci troviamo nella piazza del monastero. Qui di solito i monaci si radunano per discutere sul da farsi oppure per conversare dopo i lavori. Alla nostra destra e alla sinistra si trovano due torri guardiane e sotto ad esse le case dei monaci guardiani.- spiego Nilit
-Mi spieghi una cosa? In un monastero che cosa ci fanno delle torri guardiane?-domando Rogard
-Allora....molto tempo addietro questo monastero era una fortezza, ma dopo la guerra secolare la fortezza fu trasformata nel monastero- rispose il giovane
-E suppongo che il tempio e stato costruito al centro di una fortezza con intento di mandare le anime dei defunti nel rad vero? Devo ammettere che è molto affascinate il vostro monastero-disse Rogard con un timido sorriso sulle labbra .
-Vedo che conosce bene la storia. Allora potremo non perdere tempo con le spiegazione del monastero e se desidera ... potete andare a riposare.- disse Nilit dirigendosi a destra
-Si forse sarebbe meglio.- disse Rogard al monaco-Quando la cena sarà pronta me la potrebbe portare?
-Ma certamente - annui il monaco conducendo il viaggiatore in una casa a destra.
La casa era costruita con un legno massiccio e con delle piccole finestre quadrate che si aprivano verso il monastero. La piccola porta che conduceva all'interno della casa era dipinta con le immagini della guerra secolare . Due immensi eserciti , talmente grandi da sembrare due macchie nere su un prato verde. Da una parte c'erano gli uomini, gli elfi dei boschi e i nani e dall'altra parte c'erano gli orchi, troll, margong e gli elfi delle montagne.
-Ecco la sua stanza , prego-disse Nilit sorridendo e allontanandosi.
Rogard apri la porta, che fece un stridulo. Era una vecchia stanza provvista solo di cose essenziali tra quali un piccolo letto, un tavolo che forse era più vecchio dell'intero monastero e una sedia .Una candela accesa era appoggiata sul tavolo, il suo timido bagliore illuminava a malapena la stanza. Sul muro di fronte al letto c'era appeso un quadro che raffigurava un drago verde mentre sorvolava i monti bianchi di Crebis.
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Rogard tolse il mantello e il cappuccio e li mise sulla sedia. Un'espressione cupa ricopriva i lineari lineamenti del viso dell'avventuriero. I sporchi capelli neri gli scendevano fino alle spalle , la tunica verde scuro gli ricopriva il petto,su di essa c'era raffigurato un falco, un antico emblema dei cavalieri. Una lunga spada era appesa alla vita , l'elsa era nera , la guardia a forma di artigli era decorata finemente con incisioni che raffiguravano l'antico codice dei cavalieri del ordine del falco. L'impugnatura lunga quasi per tre mani era fatta di metallo e poi fu ricoperta con dei lacci di cuoio , il pomo a forma di un diamante ricurvo. All'altra estremità della cinta c'erano legati dei sacchetti di pelle e due fiasche con dentro del acqua e del vino
L'avventuriero non fece nemmeno in tempo per mettersi comodo sul letto che senti qualcuno bussare alla porta.
-Entri -disse con un certo fastidio Rogard
-Le ho portato da bere e da mangiare - disse un monaco entrando nella stanza . Un vecchio monaco, talmente vecchio da curvarsi sotto il peso degli anni passati della sua vita , fitte sopracciglia cespugliose gli copriva gli occhi che per una vita hanno visto già troppe sofferenze . La pelle rugosa dimostrava
ancora una volta la vecchiaia del monaco che entro nella stanza e mise sul tavolo un piatto con la carne di maiale arrosto,pane e una bottiglia di vino rosso- In giornate come queste un buon bicchiere di vino può risollevare il corpo e l'umore. Un cavaliere dell’ordine del falco nel nostro monastero , è un vero onore , a cosa è dovuto ?
-Da molto tempo non faccio più parte degli cavalieri-disse con un filo di amarezza nella voce Rogard
-Un giovane come te, che dimostra no più di venticinque anni ha già avuto un titolo tanto prestigioso come un cavaliere dell'ordine del falco. Non sei come noi vero?- affermò il monaco sorridendo
-Vecchio monaco, vedo che riesci a vedere più cose di quanto fai finta. Infatti io sono nato da un elfo dei monti e da un essere umano quindi io ho più anni di quanto mostro.- rispose Rogard
-Me o immaginavo sai...-annui il vecchio - Io mi chiamo Rufus e sono uno dei quattro monaci guardiani di questo tempio. Mi potresti dire il tuo vero nome?-il tono del monaco era quello di una persona che ha gai capito che la verità celata nella mente del viaggiatore .
-Vedo che ancora una volta non ti sei sbagliato. Io mi chiamo Rogard o almeno cosi mi chiamavano. Ora sono noto con il nome Rock hunter - disse l'avventuriero
-Il famoso cacciatore di taglie e di tesori. Ma se sei Rock hunter allora non credo che il tuo vero nome è Rogard poiché se lo fosse io sarei già morto-disse io monaco
-Tante storie hanno contribuito a far diventare il mio nome cosi famoso , è la storia che uccido tutti coloro che conoscono la mia identità è una di quelle- disse Rock hunter sedendosi sulla sedia -Ora mi domanderai perche sono qui. Sono qui per la collana Isrul . Ho sentito dire che si trovi qui e la voglio vedere.
-Vorresti rubare la collana?-chiese stupefatto Rufus
-No .Non mi interessa quella . Mi interessa quello che ce al suo interno. Le leggende narrano che dentro ad essa è rinchiuso lo spirito di un antico cacciatore di taglie. Ebbene io lo sconfiggerò e faro unire la sua anima alla mia in modo da diventare imbattibile.- rispose Rock hunter con ton avido senza nascondere un gran sorriso che gli si stampava in faccia
-E come vorresti far uscire lo spirito di Rash Girgon?-chiese di nuovo i monaco
-Vedo che conosci pure tu la leggenda .Si dice che chiunque vuole distruggere la collana , il suo proprietario che sarebbe Rash uscirà per proteggerla. Capisci ora come intendo farlo uscire?-spiego Rogard
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-Si capisco .Ma mi vorresti togliere una curiosità ?-disse il vecchio con tono sereno
-Certo parla- annui Rogard
-Come mai ti sei fatto chiamare Rock hunter? Non mi pare che tu rubi le pietre preziose- disse il vecchio guardando Rogard con uno sguardo talmente penetrante che a quel tocco quello di Rock hunter non poté fare altro che fissare il vecchio pavimento di legno.
-Rock hunter… mi chiamarono cosi perche all’inizio della mia carriera ero per l’appunto un cacciatore di pietre preziose, poi andai a lavorare come paladino nel ordine del falco, ma dopo pochi anni mi accorsi che quella fu la strada sbagliata. Dopo un piccolo arco di tempo andai al castello di Rudmir e ci lavorai come un mercenario. Anche se la missione della collana è solo una mia decisione. –rispose Rogard
-Capisco .Allora io me ne vado- disse il vecchio uscendo-Ah si….. non ti preoccupare , il tuo piano è al sicuro, non lo rivelerò a nessuno.
-Perché?-lo domando Rogard con stupore
Perche?Sai in verità non lo so nemmeno io stesso, ma voglio vedere come finirà questa storia- disse il vecchio con un sorriso sulle labbra .
Rock hunter rimase per altri dieci minuti ad osservare il vecchio andarsene ed infine scomparire nelle case dal altra parte del monastero, dopo di ce chiuse la porta e si sedette comodo sulla sedia intento di mangiare il suo pasto.
L’intenso odore della carne riempi la stanza e mischiandosi con l’odore del vino faceva sembrare più piacevole l’odore dell’intera stanza. Rogard mangiò il cibo con una tale velocità da non gustarne il vero sapore . Dopo il pasto mangiato in fretta e furia si corico sul letto e si addormento.
Il mattino seguente un sole radioso attraversò la finestra della stanza di Rogard e la riempi di calore mattutino. Un fievole odore del legno rendeva la stanza un luogo più ospitale. Rogard apri gli occhi , ma subito dopo li richiuse intento di dormire ancora , ma dopo nemmeno dieci minuti qualcuno busso alla porta.
-Entri- disse Rogare con la voce piena di sonno-La porta è aperta .
Dalla porta entrò il vecchio monaco di nome Rufus con in mano un vassoio con sopra la colazione.
-Buongiorno Rogard – disse il vecchio posando il vassoio e prendendo il vecchio per portarlo via-Vedo che non hai nemmeno chiuso la porta , non temevi che ti avremo ucciso durante il sonno?
-Ho guardato nei tuoi occhi e non ci ho visto dentro alcun pericolo. Se avrei percepito qualcosa ti avrei già ucciso.- disse Rogare rimettendosi i vestiti.
-Hai capito cosa si nasconde nel cuore di una persona solamente guardandola negli occhi?domandò il monaco sorpreso
-Sai … ho più anni di quanto ne dimostro – rispose secco Rock hunter
- Lo avevo capito fin da subito che tu non eri un tipo qualunque . Un legame tra umani e elfi è proibito. E tu stai portando in spalle un pesante fardello, un fardello che si annida dentro alle crepe del tuo cuore - disse il monaco , però stavolta con una briciola di amarezza, nella voce si insediava un tono di completa tristezza.
-Conosci davvero tante cose- disse stupito Rock hunter
-Sai anche io ho vissuto per molti anni e ho visto tante cose nella mia lunga vita , ma certamente non lunga quanto la tua. – disse quasi sottovoce Rufus
-Sei pieno di sorprese vecchio monaco!- esclamò Rogard con estremo stupore –Oggi voglio compiere la missione per cui sono venuto dentro a questo monastero.
-Ti sarà un pochino difficile – avverti Rufus con tono grave –Sai … monaci dell’ordine di Krah sono molto preparati a combattimenti corpo a corpo contro chi cerca di derubare il loro tempio .
-Di certo non sarà una ventina di monaci a farmi tirare indietro . Oramai sono abituato a combattere chi si trova sul mio cammino.- disse Rogard con un tono di sfida
- Vedo che sei informato su tutto, infatti noi siamo in ventiquattro, ma ciò non toglie che siamo molto forti. Non pensare la mia sia una minaccia , piuttosto prendila come un consiglio. Se vuoi fare qualcosa , allora devi agire subito. Tra due ore esatte tutti i monaci andranno nel bosco per fare la loro
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preghiera , e nel monastero rimarranno due o tre guardie. Quello sarà il momento perfetto per agire.- disse il monaco uscendo dalla stanza
-Per quale motivi mi dici queste cose ? Non sei anche tu un monaco di questo monastero? Mi vuoi condurre in una trappola?- domando perplesso Rock hunter
-Come ho già detto , sono solo curioso dove andrà a finire questa storia.- gli ricordo il monaco –Oggi è proprio una bella giornata, non si vede nemmeno una nuvola in giro. - dicendo questo Rufus usci dalla stanza chiudendo dietro a se la porta
Rock hunter prese la sedia e ci si sedette sopra rimuginando sulle parole del vecchio monaco, ma dopo nemmeno dieci minuti si accorse che aveva una gran fame e inizio a mangiare. La colazione consisteva in due uova fritte, un boccale di te e due fette di pane fresco. Tutto aveva un odore e un sapore squisito.
Dopo la colazione era già mezzodì e tra un ora i monaci sarebbero andati nel bosco per la loro preghiera . Rogard si mise i suoi vecchi stivali neri fatte con pelle d’orso e usci fuori per osservare la situazione . Il monastero , che solo ieri sembrava cupo e angosciante , oggi , sotto la luce del sole sembrava più felice e bello . I raggi del sole colpivano felicemente l’imponente monumento del dio Krah e dalla punta dell’alabarda dove c’era incastrato un piccolo diamante uscivano raggi di mille colori rendendo il monastero un luogo più gioioso.
I monaci sempre indaffarati , percorrevano a testa china il monastero comparendo e scomparendo nelle case.
Rogard osservò attentamente intero monastero e dopo andò con passi pesanti nel tempio di Krah . La porta del tempio aprendosi non fece un minimo rumore ,e il che contribuì a Rogard di passare inosservato . Al interno il tempio si presentava più spoglio di quanto ci si poteva immaginare . Alla destra c’erano dei affreschi che rappresentavano il mondo di fuoco e dalla parte sinistra quelli che rappresentavano il mondo celeste . Era dei affreschi molto semplici , ma allo stesso tempo erano molto descrittivi . Il lato destro era descritto come un infinito campo di fuoco dove le persone erano condannate a vagare per eternità sotto le continue torture dei demoni. Il lato sinistro era descritto con una moltitudine di persone con volti felici e spensierati passeggiare per un bosco verde .
Il tempio era sprovvisto di panche per sedersi e quindi i monaci per pregare stavano alzati il che rendeva le loro gambe ulteriormente gonfi poiché essi passavano gran parte della giornata alzati in piedi . In fondo al tempio si trovava un grosso altare costruito in marmo nero. Dipinta con antiche rune dei monaci esso conteneva una collana.
La collana , fatta d’oro bianco , era fine come la tela di un ragno , ma allo stesso tempo sembrava indistruttibile . Ogni filo era abilmente fatto unire al altro da creare cosi un effetto quasi quadridimensionale . Nei fili più esterni la collana era ornata con dei petali .
Un rintocco della campana ruppe il silenzio che regnava su tutto il monastero . Tutti monaci si raggrupparono silenziosamente fuori al cancello del monastero e sempre avvolti nel loro sacro silenzio uscirono dal monastero per pregare nel cuore della foresta . Ora il monastero era veramente vuoto e silenzioso .
Senza sprecare troppo tempo Rock hunter prese la collana ed estrasse una piccola gemma nera dal suo interno , che , subito dopo essere stata estratta cambiò colore diventando blu scura . Rogard sguaino la sua spada e mise la gemma a terra e le diede un colpo con la punta della spada . La gemma cambiò subito colore e dal blu diventò bianca come la neve , emano un sfavillo bianco e si frantumo in mille pezzi .
-Tu…- echeggio una voce profonda come il mare espandendosi per il tempio .
D’avanti a Rogard apparve una fioca figura di un uomo , poco più alto di Rogard . L’immagine che solamente pochi istanti fa era sbiadita ora appariva perfettamente visibile . Gli occhi verdi , freddi come il ghiaccio , lunghi capelli spettinati di colore castano gli davano un aria selvaggia ed il suo viso pieno di rabbia lo faceva passare per un berserkir. Indossava una cotta di maglia arrugginita e i pantaloni di stoffa leggera e di certo non adatta per i combattimenti , i piedi erano scalzi e alla vita portava appesa una spada a due mani. L’elsa e il manico erano di colore nero e non riportavano nessuna decorazione.
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-Tu… vorresti avere la mia forza? Vorresti il mio potere? Non mi importa del tuo nome …Se mi batti , avrai ciò che brami . Ti mostrerò il potere di uno che non indossa abiti vistosi, però sa combattere . Preparati ..... Ora!!! – grido l’uomo sguainando la spada e facendo dei passi indietro
Senza parole , senza esclamazioni o grida il duello ebbe inizio . Le due spade emanavano scintille ad ogni colpo . I corpi sudati dei due contendenti emanavano vapore , dopo nemmeno cinque minuti di lotta il combattimento era già accompagnato da acrobazie .
-Devi impegnarti di più se vuoi battermi !!!- esclamò l’uomo
Rogard si fermo e , nello stesso istante anche l’atro si blocco . Rock hunter tolse l’armatura e come l’altro rimase con i soli pantaloni.
-è bello tornare ai principi !- gli rispose Rogard – Mi ero dimenticato del piacere che si prova di combattere , ma ora finalmente ho trovato un rivale degno , anche se rimango sconfitto in questo combattimento … mi ha fatto piacere combattere con te-
- Anche io avevo perso ogni bellezza nei combattimenti .- disse l’uomo misterioso- Il mio nome è Krahir, assomiglia tanto al nome del dio Krah . Forse è per questo che la mia collana si trovi qui, nel tempio di Krah . Vuoi diventare forte vero? Ricordati questo allora, i più forti non si misurano ne da di quanta forza hanno nelle loro membra , ne del acciaio che tengono in mano , ma i più forti si misurano da quello che ospitano nel proprio cuore . Se terrai a mente questo diventerai di giorno in giorno sempre più forte .
-Grazie , me lo ricorderò . – lo assicuro Rock hunter
Il combattimento riprese accompagnato con dei colpi più feroci di prima. Sui volti dei due c’era un gran sorriso . In pochi minuti le affilate lame delle due spade si consumarono a tal punto che pareva avessero partecipato a un centinaio di battaglie.
Il combattimento andò avanti per altri trenta minuti. Rock hunter raccolse le ultime forze rimaste e colpi la spada di Krahir con tal forza da farla spezzare .
-Hai vinto tu. Uccidimi- disse l’uomo della gemma mettendosi in ginocchio
-A che scopo? Ho imparato tante cose dal nostro combattimento e dal tuo modo di combattere . Per me questo è più che sufficiente. Addio -disse Rock hunter rimettendosi i vestiti e uscendo dal tempio .
La figura di Krahir si faceva sempre più confusa , finche non scomparve del tutto .
Il monastero era ancora deserto e silenzioso come una tomba . Il cielo era ricoperto da grigi nubi , ma in mezzo alle nubi c’era un varco dal quale , un raggio di sole si diresse verso la porta del tempio . Rogard fece un grande respiro e lo esalo , si guardo attorno e si diresse verso l’uscita dal monastero.
-E cosi te ne vai?. Disse una voce familiare . Rogare si volto e vide il vecchio monaco dietro a lui . Sul volto del vecchio c’era un timido sorriso che per un istante lo fece sembrare più giovane – Hai ottenuto la tua forza ?
-Sai … ho capito che , la potenza da me cosi ricercata , è posseduta in ognuno di noi . Ma tu sapevi già tutto , vero? – disse sorridendo Rock hunter
-Certo, ma dovevi arrivarci tu da solo .- affermo Rufus con voce gentile
-Grazie… addio- saluto il viaggiatore e si allontanò con passi leggeri
-A presto- ribadì il monaco



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